Le iniziative della Fondazione sono rivolte sia all’innovazione e alla sperimentazione artistica e tecnologica, quanto alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e produttivo del marmo.

  • Henry Moore, Monte Altissimo, Seravezza, ca. 1960
    Henry Moore, Monte Altissimo, Seravezza, ca. 1960
  • Henraux, Querceta, Lucca, 1956
    Henraux, Querceta, Lucca, 1956

La Fondazione Henraux è nata nel 2011 per volontà di Paolo Carli, Presidente della Henraux S.p.A., con il compito di promuovere la tradizione e la lavorazione del marmo nei diversi ambiti delle arti visive. L’istituzione supporta e sostiene progetti artistici e culturali, pubblici e privati, recuperando un impegno già espresso tra gli anni Cinquanta e Sessanta quando Erminio Cidonio, amministratore dell’azienda, diede vita a un centro internazionale di scultura collaborando con numerosi artisti tra i quali Henry Moore, Jean (Hans) Arp, Henri Georges Adam e Isamu Noguchi.

[:it]Erminio Cidonio e Jean (Hans) Arp, <i>Paysage Bucolique</i>, 1964. Foto: Bessi, Carrara[:en]Erminio Cidonio and Jean (Hans) Arp, <i>Paysage Bucolique</i>, 1964. Photo: Bessi, Carrara[:]
Erminio Cidonio e Jean (Hans) Arp, Paysage Bucolique, 1964. Foto: Bessi, Carrara

Le iniziative della Fondazione sono rivolte sia all’innovazione e alla sperimentazione artistica e tecnologica, quanto alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e produttivo del marmo. Ad alimentare questo impegno è stato il pensiero stesso della Henraux, eccellenza italiana nella lavorazione del marmo fondata nel 1821, ed è il risultato di un percorso culturale e progettuale inteso a valorizzare talenti e a costruire uno spazio di confronto sulla contemporaneità.
Nel 2018 Edoardo Bonaspetti è stato nominato Direttore artistico della Fondazione.

  • Henraux, Querceta, Lucca, 1956
    Henraux, Querceta, Lucca, 1956
  • Emilio Isgrò, <i>Il Seme dell'Altissimo</i>, 2017
    Emilio Isgrò, Il Seme dell'Altissimo, 2017
L’istituzione supporta e sostiene progetti artistici e culturali, pubblici e privati, recuperando un impegno già espresso tra gli anni Cinquanta e Sessanta.